Notizia scritta il 27/01/11 alle 19:49. Ultimo aggiornamento: 28/01/11 alle: 10:56
Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, è stata fischiata oggi a Bologna per non aver annunciato uno sciopero generale. 30mila lavoratori emiliani hanno sfilato per la città felsinea, dove lo sciopero è stato anticipato ad oggi. Al termine del corteo bolognese, aperto dallo striscione “Da Pomigliano a Mirafiori, il lavoro è un bene comune, difendiamo ovunque il contratto e i diritti” ha parlato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, chiedendo lo sciopero generale. Per tutto l’ intervento di Camusso, circa venti minuti, dalla piazza si è levata una continua richiesta dello sciopero generale. Al termine qualche timidissimo applauso e tanti, tanti fischi. Paolo Ventrella, rsu Fiom Ferrari oggi in piazza a Bologna.
Sale quindi l’attenzione attorno all’astensione di domani, promossa dai metalmeccanici Cgil e rilanciata a livello generale dal sindacalismo di base e da diverse realtà appartenenti al mondo studentesco, della cultura e dello spettacolo. Ad accendere la miccia dello sciopero è stata, negli ultimi mesi, la condotta della Fiat e gli accordi capestro imposto col ricatto ai lavoratori di Pomigliano e Torino. Intanto il gruppo Fiat continua a fare affari dal punto di vista finanziario, nonostante perde ormai da mesi quota di mercato in Italia e all’estero. Il lingotto ha chiuso il 2010 con un utile netto di 600 milioni di euro, in miglioramento di un miliardo rispetto al 2009. Salgono i profitti, scende l’occupazione, spariscono i diritti: in questo quadro domani la Fiom sarà in piazza in tutta Italia. Sciopero – questa volta generale – anche per il sindacalismo di base. Abbiamo chiesto il perchè di questa mobilitazione straordinaria a Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas.