Notizia scritta il 09/07/15 alle 17:17. Ultimo aggiornamento: 09/07/15 alle: 17:20
Dentro il Governo ottiene una scontata approvazione, nonostante parte del Pd non abbia votato e le opposizioni in protesta hanno portato anche alla sospensione della seduta. Fuori invece terzo giorno consecutivo di lotta, con tutti i maggiori sindacati (confederali, di base e autonomi) in piazza Montecitorio per proseguire la mobilitazione diffusa del mondo della formazione, dagli insegnanti agli studenti, contro la riforma.
Il governo, il Pd e Renzi “pagheranno pesantemente l’aggressione alla scuola pubblica. Dal primo settembre in ogni scuola ‘barricate’ unitarie per impedire l’applicazione della legge” afferma in una nota il portavoce dei Cobas della Scuola , Piero Bernocchi. Con il sì di oggi , aggiunge “la porcata è compiuta”. “Restiamo però assolutamente convinti, pur avendo perso una battaglia importante, di poter vincere la guerra che il governo ha dichiarato alla scuola pubblica. Lo scontro si intensificherà fin dal Primo Settembre in forme rinnovate, diffuse e profonde.
Tra le strade che si stanno valutando anche la possibilità di fare un ricorso alla Corte costituzionale contro la chiamata dei docenti da parte dei presidi manager, i ricorsi al Miur dei docenti precari aventi diritto, ma esclusi dalla maxi stabilizzazione annunciata.
Il commento di Annagrazia Stammati, cobas scuola. Ascolta o scarica.