Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali, il governo Monti e i poteri istituzionali ed economici sul territorio cercano di annullare quel corale pronunciamento popolare, imponendo nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua al profitto privato, in un quadro generale di devastazione e mercificazione dei servizi sociali e dei Beni comuni – a partire dall’istruzione, la salute, i trasporti, l’energia, la raccolta rifiuti – e di distruzione dei residui diritti del lavoro: si vuole imporre definitivamente il dominio della merce e del profitto sugli interessi collettivi e sulla democrazia, intesa come diritto di tutti/e a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro.
Il 2 giugno, festa della Repubblica – cioè di una res pubblica che dovrebbe appartenere a tutti/e i cittadini/e – oramai da anni espropriata dai poteri economici e politici e consegnata ai militari per la loro oscena parata bellica, il Forum dei Movimenti per l’acqua pubblica, i Comitati in difesa dei Beni comuni e tante organizzazioni, associazioni, sindacati e forze politiche hanno promosso a Roma (P. della Repubblica ore 15) una manifestazione nazionale per restituire la giornata alle donne e agli uomini che in questo Paese lottano per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e degli altri Beni comuni, per un welfare universale e servizi pubblici di qualità, per difendere il lavoro ed eliminarvi la precarietà e la disoccupazione, per il diritto all’istruzione, alla salute e all’abitare, per politiche di pace e cooperazione tra i popoli.
Di fronte ai tragici eventi sismici che hanno investito l’Emilia e alla distruzione di persone e cose ingigantita dall’incuria storica italiana nella difesa del territorio e della gente, il Comitato promotore della manifestazione, nell’esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà alle popolazioni colpite, ha invitato tutti/e ad essere in piazza per dire con ancor più forza che la vita e la salute delle persone, la tutela dei beni comuni e dei territori vengono prima di ogni profitto, spread o indice di Borsa. Durante il corteo e negli interventi finali la solidarietà con le popolazioni dell’Emilia colpita verrà espressa in varie e multiformi modalità.
Il corteo sarà strutturato per blocchi tematici e sarà aperto dai movimenti per l’Acqua, seguiti da “Roma non si vende”, l’ampia coalizione cittadina che si batte contro la privatizzazione dell’Acea che il sindaco Alemanno sta cercando di imporre, dai Comitati contro le discariche e per il trattamento alternativo dei rifiuti, dal blocco dell’Istruzione e della Conoscenza, da quello in difesa del Trasporto pubblico, e poi la Salute e l’Energia. I COBAS saranno presenti, oltre che con i loro lavoratori/trici e militanti romani, con delegazioni da molte regioni che si collocheranno in vari spezzoni, con uno specifico impegno in quelli dell’Istruzione, del Trasporto, della Salute e dell’Energia.
La Repubblica siamo noi!
Piero Bernocchi
Portavoce nazionale COBAS
31 maggio 2012