Cobas Scuola
Convegno e sit-in al MIUR
Negli ultimi vent’anni i governi e i ministri che si sono succeduti alla Pubblica istruzione hanno usato cinicamente i precari della scuola, visto che in media costano il 30% in meno dei docenti ed Ata stabili. Mai, in particolare, un serio piano di formazione ed immissione in ruolo per i docenti precari, ma la produzione di un continuo conflitto tra “poveri”, messi l’uno contro l’altro con un ingorgo di provvedimenti contrastanti e instabili: graduatorie ad esaurimento (GAE), lauree prima utili per accedere alle GAE e poi improvvisamente inutili, “code” e “pettini”, graduatorie aperte e poi chiuse, I, II e III fascia, TFA, Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) ecc…
Emblematica, in questo voluto caos, la situazione dei docenti precari delle elementari. Dopo aver dichiarato che il diploma magistrale è una “qualifica completa” all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria in Italia e che (in base all’art. 12 della Dir.2005/36/CE) ha lo stesso valore del titolo introdotto dopo la soppressione dei corsi di istituto magistrale, la Commissione Europea ha ingiunto al MIUR di attestare alle Autorità scolastiche degli Stati dell’Unione Europea l’abilitazione professionale all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria per chi possegga tale diploma. La Commissione ha anche negato che i concorsi abbiano funzione “abilitante” essendo procedure di mero reclutamento per l’assegnazione delle cattedre resesi disponibili. Poi, nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha dichiarato il diploma magistrale titolo abilitante all’insegnamento. Tale importante decisione giudica erroneo quanto fatto dal MIUR tra il 2002 e il 2006, quando (con la Legge27/12/2006, n. 296), trasformando le graduatorie da permanenti ad esaurimento, venne illecitamente negato a decine di migliaia di diplomati l’inserimento nelle liste pre-ruolo. Ed ora, dopo un decennio, la Commissione Europea e il Consiglio di Stato confermano che il diploma magistrale è titolo a tutti gli effetti abilitante per l’insegnamento!
Di conseguenza, i PAS vanno sospesi e ritirati per i docenti con il diploma magistrale: il ché, però, anche se unito al loro inserimento in “seconda fascia”, non è sufficiente in quanto la “terza fascia” di fatto non esisterebbe più. Il non inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali ha recato loro un gravissimo danno al quale si deve porre rimedio: o si riaprono le GAE o per questi lavoratori/trici va disposto immediatamente un serio piano di stabilizzazione. Al di fuori di questo percorso ci sono solo nuove ingiustizie, non più tollerabili. In particolare sono irricevibili alcune ultime proposte, dalla follia della chiamata diretta da parte dei presidi alla sciocchezza di un ulteriore percorso di laurea specialistica. I docenti precari, che per decenni hanno retto sulle loro spalle la scuola pubblica, esigono e meritano il riconoscimento del loro valore professionale e non sono più disposti al gioco dell’”usa e getta” che si vuol continuare a praticare in spregio dei loro diritti!
Su questi temi e con questi obiettivi giovedì 27 marzo a Roma nella Sala Convegni Cesp-Cobas (V.le Manzoni 55), dalle ore 9.30 alle 16, si svolgerà il Convegno nazionale Cesp “Precari nella scuola primaria”. Dalle ore 12 alle 14 il Convegno si sposterà al MIUR per un sit-in e per un incontro con i responsabili del Ministero.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
24 marzo 2014