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INIZIATIVE E AVVENIMENTI CHE HANNO RIGUARDATO PIERO BERNOCCHI E I COBAS.

1995

17 gennaio  A sorpresa, il governo Berlusconi cade, per il ritiro della Lega dall’alleanza, e viene sostituito dal governo Dini, appoggiato dal centrosinistra. Progressivamente si allentano le iniziative unitarie della sinistra antagonista e, dopo un paio di altre assemblee nazionali, anche la Convenzione della sinistra di base perde di consistenza e di convinzione e va esaurendosi.

1-11 febbraio  Sciopero degli scrutini intermedi nella scuola indetto dai COBAS per il rinnovo del contratto fermo da 5 anni e contro le ventilate ipotesi di accordo in merito tra il nuovo governo e Cgil-Cisl-Uil. Il neo-ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi dichiara che lo sciopero è illegale e minaccia sanzioni amministrative e pecuniarie nei confronti degli scioperanti, ma i COBAS non revocano lo sciopero.

5 aprile  Si vota in Italia per una serie di referendum, il più significativo dei quali, di cui sono promotori i COBAS e altre strutture del sindacalismo conflittuale, è quello per l’abrogazione “secca” dell’art.19 dello Statuto dei lavoratori che avrebbe provocato – se vincente – l‘estensione degli spazi di rappresentanza dei sindacati alternativi, togliendo il monopolio a Cgil-Cisl-Uil, e che viene invece sconfitto solo per poche migliaia di voti (49,95% contro 50,05%), con forti sospetti di brogli nelle regioni a più forte presenza Cgil (Toscana ed Emilia Romagna). A Roma manifestazioni di COBAS e RdB sotto le sedi di Cgil e Cisl.

23 maggio  Manifestazione promossa dai COBAS davanti al Ministero della Pubblica Istruzione contro la firma del contratto da parte dei sindacati “rappresentativi”, con la richiesta di un referendum decisionale da svolgere nelle scuole.

1-10 giugno  Sciopero degli scrutini finali indetto dai COBAS, che, richiamandosi alla legge 146 anti-sciopero, la Commissione di garanzia e il governo giudicano illegale, minacciando multe agli scioperanti da 100 a 400 mila lire per ogni giorno di sciopero effettuato, nonché la precettazione dei docenti. Ma i COBAS non revocano lo sciopero e il 4 giugno, che è una domenica, convocano a Roma una manifestazione nazionale a cui partecipano diecimila persone.

24 giugno  Due cortei a Roma contro la riforma delle pensioni voluta dal governo Dini che ha l’approvazione di Cgil-Cisl-Uil, uno delle RSU Cgil e uno di COBAS, Cub e RdB. I due cortei confluiscono in Piazza S. Giovanni ove la mobilitazione, con la presenza di circa 100 mila persone, si conclude con comizi unitari. Per i COBAS parla Piero Bernocchi, che, nella considerazione generale degli ambienti del sindacalismo e della sinistra alternativi, nonché dei vari mezzi di informazione, ne è visto, oramai da tempo, come il portavoce nazionale: carica che verrà ufficializzata pochi mesi dopo dall’Assemblea nazionale COBAS (8 ottobre).

22 ottobre   Il Movimento delle scuole in lotta contro il contratto firmato dai confederali, di cui i COBAS sono la struttura portante, organizza a Roma una manifestazione nazionale di protesta, che, malgrado sia una domenica, porta in piazza molte migliaia di docenti, Ata e studenti, oltre a forze politiche come il PRC.

24 novembre  Ancora uno sciopero dei COBAS per un referendum che annulli il pessimo contratto scuola firmato dai confederali e contro la riforma delle pensioni, con una manifestazione a Roma di circa 30 mila persone, e significativa presenza di tanti lavoratori/trici della Cgil.