Il coinvolgimento degli interlocutori/trici
Per molti dei lettori/trici e commentatori di “Benicomunismo” e di “Oltre il capitalismo”, i due testi appaiono anche un potente excursus su 50 anni di conflitti sociali e di movimenti di lotta in Italia. In effetti per Bernocchi l’elaborazione teorica non è mai stata disgiunta dalla pratica di movimento, conflittuale e rivoluzionaria nei contenuti e non solo nelle forme. Ed anzi analizzare la società e i suoi movimenti, e in generale elaborare teorie attinenti al reale, è per l’Autore l’arma fondamentale per orientarsi – senza finire con il fare a caso “ginnastica antagonista” (termine coniato e sovente usato da Bernocchi a proposito di un certo movimentismo senza principi e altra finalità che l’esibizione costante e spettacolare della propria presunta alterità al sistema) – nella pratica trasformativa di ogni giorno, essendo la transizione un processo continuo e non appeso a date fatidiche e miracolistiche. Proprio per questa ragione, Bernocchi ha voluto coinvolgere nella sua produzione teorica vari esponenti dei movimenti degli ultimi decenni, e in particolare quelli coinvolti nel movimento altermondialista del nuovo secolo. Con una cinquantina di essi/e ha discusso a fondo sul primo libro in parecchie decine di presentazioni in giro per l’Italia. Poi, a quelli/e disponibili, ha proposto di scrivere saggi e articoli di valutazione, critica e richieste di approfondimento su “Benicomunismo” ed ha pubblicato in “Oltre il capitalismo” questi scritti, usandoli per procedere ulteriormente nell’elaborazione e nell’arricchimento dei contenuti del primo libro. Questo dialogo permanente è anche una delle ragioni della notevole dimensione del secondo libro, malgrado i capitoli siano circa la metà che nel precedente (nel secondo Bernocchi non ha ripreso i temi dell’istruzione, della differenza di genere, della guerra, delle religioni, della presa del potere con uso della forza o per via pacifica, anche perché non riteneva di aver molto da aggiungere su questi temi rispetto alla esauriente analisi sviluppata nel primo libro), seppure con l’inserimento di un nuovo capitolo di analisi sulle caratteristiche del capitalismo attuale e sulle sorti dell’Europa, dell’Unione europea e dell’euro nello specifico. A riprova della profondità e serietà di tale dialogo, Bernocchi ha voluto riportare in “Oltre il capitalismo” interi brani delle valutazioni dei suoi interlocutori/trici sul libro precedente, così come ha fatto per gli altri autori “benicomunisti” o meno, affrontati criticamente nel libro; e con buona parte di essi/e ha svolto nel 2015 e 2016 un nuovo ciclo di presentazioni in giro per l’Italia, ove, con la collaborazione anche di nuovi interlocutori/trici, ha approfondito ulteriormente il dialogo collettivo e le analisi contenute nei due volumi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]